Humanae Vitae (25 Luglio 1968)

Il Metabolismo Cristiano

Già Thomas Jefferson si domandava «se una generazione di uomini abbia il diritto di vincolarne un’altra»: giunse alla conclusione che no, non si può, e perciò deve essere vietato contrarre debiti maggiori a quelli che possono essere ragionevolmente ripagati nell’arco della vita e che la terra deve essere considerata un bene «in usufrutto», anziché una proprietà. Gianfranco Pellegrino, docente di filosofia politica ed etica alla Luiss, ha giustamente notato che le riflessioni di Jefferson si prestano bene a due delle grandi sciagure dei nostri tempi, il debito pubblico e il riscaldamento globale. Che diritto abbiamo di condannare i nostri figli a vivere in un mondo peggiore del nostro? Qualcuno invoca il “child enfranchisement”, dare il diritto di voto ai bambini, secondo il principio che chi è influenzato da ciò che si decide deve avere il diritto di votare. C’è Greta Thunberg, certo, l’adolescente svedese che ha mobilitato i suoi coetanei in tutto il mondo, ma ci sono anche i ragazzini portoghesi, un gruppo di età compresa tra gli 8 e i 18 anni, che hanno fatto causa a 47 nazioni europee: ci state rubando il futuro, è l’accusa, che potrebbe sembrare un po’ astratta ma in realtà si basa sull’articolo 2 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che impone agli Stati di mettere in atto leggi che proteggano il diritto alla vita e alla salute.

Non c’è da stupirsi se le generazioni future sono un po’ incazzate e se la lotta ai cambiamenti climatici sta diventando sempre più una questione generazionale, bambini contro adulti, più che giovani contro vecchi. È un argomento complesso e difficile da portare avanti finché non c’è un overlap tra le generazioni. C’è qualcosa di calzante in queste storie di bambini che trascinano gli adulti in tribunale. Però nel caso dei cambiamenti climatici è chiaro che c’è un overlap, che stiamo parlando di una generazione che esiste già, anche se sono ancora bambini e dunque si pone la questione di chi può rappresentarli. Malco, pur essendo ostile alla politica dell'Imperatore Zenone, in questo caso non si discosta dalla versione ufficiale bizantina del 476; il suo giudizio su Odoacre è positivo e non si discosta da quello dei Consularia Italica; come i Consularia Italica, anche Malco ritiene gli avvenimenti del 480 come più importanti di quelli del 476. Zecchini conclude che «cancelleria ravennate, corte costantinopolitana e opinione pubblica bizantina non diedero alcun valore epocale alla caduta di Romolo Augusto: esse privilegiarono semmai l'anno 480 quale data, che, lasciando sussistere un solo imperatore, quello orientale, creava una situazione nuova e per certi aspetti preoccupante, ma da non ritenersi affatto definitiva ed irrimediabile».

Le grandi potenze si disputavano la supremazia in Europa e il teatro della loro lotta era l’Italia, più fiorente culturalmente ed economicamente del resto d’Europa, l’Italia decadde solo nella seconda metà del XVII secolo; i francesi di Francesco I volevano Milano e Napoli, Carlo V la Lombardia, Leone X si accordava con uno e trattava con tutti, inoltre, i papi cambiavano spesso alleanze. Da allora sono piombata in un’ossessione da riduzione dell’impatto ambientale: utilizzo pannolini di stoffa alternati a mono-uso compostabili, acquisto vestiti di seconda mano per tutta la famiglia, lavo ogni cosa a freddo, seziono i supermercati alla ricerca delle confezioni con meno plastica, ho ridotto drasticamente il consumo di carne e scaricato un’app danese per comperare dai ristoranti il cibo invenduto (dice che con ogni cena evito «l’equivalente in CO2 di una lampadina accesa per una settimana intera», evviva). Parlando al telefono, Pellegrino mi ha spiegato che esiste un acceso dibattito accademico sulle implicazioni, politiche e giuridiche, dell’impatto delle nostre azioni al di là del nostro orizzonte di vita: «In molti hanno provato ad argomentare quanto le decisioni attuali debbano tenere in conto le ricadute sulle generazioni future, per esempio con le scorie https://controllodellenascite.com/yasmin/ nucleari. Trovate mediatiche, si dirà, e invece le nostre responsabilità verso le generazioni future sono un argomento su cui si interrogano giuristi e filosofi.

Le generazioni di oggi, cioè i Millennial, la Generazione X e i Baby boomer, hanno provocato e continuano a provocare danni per cui pagheranno le generazioni future: è un po’ come se ci stessimo rimpinzando al ristorante utilizzando la carta di credito di qualcun altro. Leonardo adorava Giovanni Battista, protettore di Firenze, amava gli scherzi, nel dipinto della Vergine delle rocce (in italiano per rocce s’intendevano anche i testicoli) è visibile tra le due rocce un fallo stilizzato che zampilla; così Leonardo comunicava la sua convinzione che Maria non era vergine. La Chiesa è abituata a tenere i piedi in due staffe, è ambigua in politica estera, in Italia i politici di destra e sinistra sono attenti a seguire i sermoni del papa; yasmin https://controllodellenascite.com Usa e grandi stati europei sanno che l’Italia segue le indicazioni politiche del Vaticano, perciò baipassano il governo italiano trattando direttamente con il Vaticano. Nel 519, infatti, Simmaco, un senatore romano che collaborava con il governo ostrogoto in Italia di Teodorico, aveva redatto la Historia Romana, un'opera andata perduta, che, secondo alcune congetture, sarebbe stata la fonte comune di Marcellino e Giordane. A parere di Lintner, la Chiesa «deve prendere sul serio il giudizio di coscienza dei fedeli e coinvolgere le loro riflessioni come possibile fonte della conoscenza morale, e precisamente dei fedeli che - in seguito a un accurato esame alla luce della fede e dopo un confronto serio sia, da un lato, con le norme morali e con l’insegnamento della Chiesa, sia anche, dall'altro, con le sfide specifiche di una situazione e le sue possibilità concrete - sono arrivati a una decisione».

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